Gandhara Storico, Pakistan
Periodo Kushan, II-III secolo d.C. circa
Scisto
28 x 16 cm
Provenienza
Nell’antico Gandhara, le pareti esterne inferiori degli stupa erano adornate da un’abbondanza di pannelli narrativi ad altorilievo che raffiguravano i principali episodi e gli straordinari eventi della vita dei Buddha passati e presenti.
Insieme alle immagini del Maestro collocate in nicchie, questi altorilievi costituivano un circuito sacro che i fedeli percorrevano in processione, ottenendo il beneficio spirituale derivante dal rendere omaggio al luogo sacro in cui erano conservate le reliquie del Maestro e dall’aver osservato e memorizzato i racconti di Siddharta e gli insegnamenti del Buddha.
Chiaramente di derivazione greco-romana, i pannelli narrativi sono caratteristici della produzione ellenizzata del Gandhara, concepiti non solo come elementi architettonici ma come vere e proprie opere d’arte.
Questo pannello rappresenta uno dei principali episodi della vita di Siddharta nel suo cammino verso l’Illuminazione.
Seduto in meditazione sotto l’albero della Bodhi, il Bodhisattva fu tentato dal demone Mara, che gli offrì tutti i piaceri mondani, il potere e l’immortalità di un dio.
Irritato dal rifiuto del Maestro, Mara tornò con atteggiamento aggressivo, accompagnato dal suo esercito di creature spaventose e mostruose, le cui deformità sono spesso raffigurate nella scena.
Un semplice gesto del Bodhisattva fu sufficiente a sconfiggere Mara e i suoi seguaci, che fuggirono o caddero in vari modi.
L’episodio è rappresentato in questo pannello in due momenti successivi.
A destra, Mara appare con la mano destra sull’elsa della spada, circondato dai suoi soldati, mentre suo figlio, che tenta di dissuaderlo dall’agire contro il Maestro, spunta da dietro la spalla del demone.
A sinistra, la scena mostra Mara sconfitto.
Il demone appare spaventato, il fodero pende vuoto dalla sua vita e la lama della spada è piegata.
Siddharta ha trionfato sull’illusorietà del mondo fenomenico.